I love books: Musica dura di Michael Connelly

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C’è poco da dire, Michael Connelly mi ha presa come qualche anno fa fece Patricia Cornwell con la sua Kay SCarpetta.

Adoro il detective della omicidi Harry Bosch e il suo temperamento che a volte fa un po’ infuriare.
Il sesto libro di Michael Connelly, e il quinto con Harry Bosch, è Musica dura, pubblicato nel 2000 da Piemme.

Trama.


Los Angeles: in fondo a una strada sterrata sopra l’Hollywood Bowl viene ritrovata una Rolls Royce. Nel baule dell’auto un cadavere, quello di Tony Aliso, un produttore cinematografico di quart’ordine. La posizione del corpo e altri particolari dell’omicidio fanno pensare a un’esecuzione di stampo mafioso.
Le indagini portano il detective Harry Bosch a Las Vegas dove scopre che Aliso frequentava regolarmente i casinò e anche una giovane spogliarellista, che è sparita senza lasciare traccia. Ma Las Vegas, la grande Disneyland del deserto, si rivela fatale anche per Bosch, travolto da una girandola di sentimenti che gli scavano nel cuore.
Chi era veramente Aliso? Quali rapporti lo legavano al mondo corrotto del gioco d’azzardo? E che ruolo aveva in quella macchina spietata capace di muovere milioni di dollari? Le piste si intersecano e portano in vicoli a fondo cieco, davanti a porte che si aprono sul nulla. Nella sua ricerca della verità Bosch sa che dovrà spingersi al di là di ogni evidenza, di ogni certezza.

Insomma, a leggere la trama si ha a che fare con la mafia. Un po’ un classico direi, ma in questo caso c’è molto di più, la storia è davvero complicata. E sì, c’è un riciclo di denaro sporco, c’è la criminalità organizzata, ma sono le emozioni e le passioni che dobbiamo guardare con attenzione per capire chi e perché ha ucciso il produttore Tony Aliso.
Tanti sono i sospetti, poche sono le soluzioni possibili.

Harry è appena tornato alla omicidi a Hollywood, dopo un periodo di fermo e un periodo in ufficio, dopo la fine dell’ultimo caso molto pesante.
Il tenente precedente, ricordiamo che è stato assassinato e ora ce n’è uno nuovo: Billets è una donna determinata che va subito d’accordo con Bosch.
Crede che sia meglio lavorare in trio, quindi Bosch e Edgar (che nel frattempo ha divorziato) iniziano a lavorare con Riders, un’altra donna determinata.

Subentra anche un altro caso che mette di nuovo a nudo Harry Bosch. Nello scorso libro, L’ombra del coyote, Harry si è trovato faccia a faccia con l’assassino di sua madre. Questa volta torna un volto noto del passato di Harry, Eleanor Wish, che abbiamo conosciuto nel primo libro, La memoria del Topo.

Mi piace che Michael Connelly capisca la forza delle donne, non le usa come oggetto, hanno una presenza importante nei suoi libri e sono quasi sempre determinate e forti. Non è scontato trovare questo in libri degli anni ’90!
Guarda anche alla polizia con rispetto e critica allo stesso tempo, facendo capire che la politica entra ed esce dalla polizia continuamente e questo può influire sulle indagini.

Consiglio questo libro? Assolutamente sì, come i precedenti, ma qui alla fine, c’è una sorpresa in più che riguarda Bosch!

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