La serie crime della settimana – Manhunt: Unabomber

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Torniamo a parlare di una serie moderna. Discovery Channel ci ha fatto dono di una Serie Crime con S e C maiuscole, ben fatta, appassionante, attori meravigliosi. Sto parlando di Manhunt: Unabomber, del 2017. Non viene definita ovunque serie crime, viene più che altro definita drammatica, ma abbiamo l’Fbi che indaga, sta nascendo una nuova branca, abbiamo un attentatore, fuggitivo che va identificato e arrestato, non sembra anche a voi una serie crime?

Questa storia realmente accaduta dovrebbe essere nota più o meno a tutti, anche se successa negli Stati Uniti. Il protagonista è Theodore John “Ted” Kaczynski, noto con il soprannome unabomber, un terrorista, matematico ed ex professore universitario statunitense. Inviò pacchi postali esplosivi a numerose persone durante un periodo di quasi diciotto anni, provocando 3 morti e 23 feriti.
Giustificò i suoi atti come tentativi di combattere contro quelli che lui considerava i pericoli del progresso tecnologico. Prima di identificarlo, l’FBI utilizzava il nome in codice UNABOM (da UNiversity and Airline BOMber, colpiva soprattutto università e aeroporti). I mass media cominciarono a diffondere varianti del nome, tra cui Unabomber.

James R. Fitzgerald (Sam Worthington) e Ted Kaczynski (Paul Bettany)

In questa serie romanzata vediamo come un team dell’Fbi riesce a scoprire di chi si tratta e ad arrestarlo. Soprattutto, seguiamo la figura di James R. Fitzgerald, profiler dell’FBI, ritenuto il vero e proprio artefice dell’arresto di Unabomber. Riesce a far inserire la linguistica, lo studio delle parole scritte da unabomber, tra i metodi d’indagine standard dell’Fbi.

Grazie a questa serie riusciamo a comprendere il passato tormentato e difficile di Ted Kaczynski, un genio incompreso che inizialmente si sfoga inveendo, attraverso il suo manifesto, contro il progresso industriale e tecnologico che ha ridotto gli esseri umani a pecore che eseguono ordini senza farsi domande, in maniera automatica, fino ad arrivare al fattore scatenante che l’ha reso il terrorista che conosciamo.

La serie segue i due personaggi che in un qual modo si somigliano, entrambi troppo intelligenti e inadeguati nelle dinamiche relazionali.
Discovery Channel è riuscito a spettacolarizzare un’indagine investigativa, un lavoro per niente semplice. La fotografia bellissima, i colori, rispecchiano lo stato d’animo dei due protagonisti.

La consiglio? Assolutamente sì, la consiglio a tutti. Non è una serie solo per chi ama il crime, può essere vista anche come un documentario romanzato, essendo praticamente accostato alla realtà.
Potete trovarla su Netflix.

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